La suggestiva statua dell’Anonimo, colui che agisce in soccorso di scrittori e studenti universitari in cerca di buon auspicio

Statue_of_Anonymus_(Budapest,_2013)

Secondo un’antica leggenda, l’affascinante statua dell’Anonimo scolpita da Miklós Ligeti, che giace all’ingresso del Parco del Varosliget, a poche centinaia di metri da Piazza degli Eroi – nel cuore di Budapest – sarebbe un vero e proprio “portafortuna” per gli scrittori (o aspiranti tali) in crisi, e per tutti gli studenti  prossimi a esami decisivi per la loro carriera universitaria.

L’opera, considerata una delle statue più caratteristiche che è possibile incrociare a Budapest, si riferisce a un uomo realmente esistito durante il periodo medievale, che ricopriva il ruolo di scrivano reale di Re Bela.

Uno degli aspetti più interessanti legati alla tenebrosa figura, rappresentata in fase di contemplazione, è la carica di mistero espressa dal volto chinato e coperto, che cattura immediatamente l’attenzione e la curiosità dei passanti.

A rendere il luogo ancora più pittoresco: l’edera rampicante, i vecchi edifici in diversi stili, e un discreto spazio tinto di verde nel quale è possibile addentrarsi e immortalare scorci di paesaggio.

Tra le varie leggende folkloristiche e scaramanzie che ruotano attorno alla statua, la più popolare racconta che basti strofinare – o semplicemente toccare – la penna tenuta in mano dall’Anonimo, per ritrovare l’ispirazione smarrita e ambire a svolgere, con successo, la professione di scrittore (pare che questo gesto porti molta fortuna).

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